LA VITA
Per anni ho aspettato "l’inizio" ma con stupore un giorno mi si presentò la "fine". Pensai ad uno sbaglio "io non ho ancora iniziato! Sto aspettando ancora!" dissi.
CARPE DIEM
Abbiamo tutti una vita interiore. Tutti sentiamo di far parte del mondo e nello stesso tempo di esserne esiliati. Bruciamo tutti nel fuoco delle nostre esistenze. Abbiamo bisogno delle parole per esprimere ciò che abbiamo dentro.
La volontà dell’uomo è il grande generatore di energia. Con la volontà e il giusto atteggiamento è possibile attingere rapidamente all’infinita riserva della forza interiore.
E se non puoi la vita che desideri cerca
almeno questo per quanto sta in te:
non sciuparla nel troppo commercio con la gente
(Elvis, My Way)
e l'ho fatto a modo mio...
OH VITA MIA DA QUANDO TI ASCOLTO... TU NON HAI SMESSO UN MOMENTO DI FARMI COMPAGNIA...
UN BACIO AL CIELO...
INVICTUS
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all'altro
Ringrazio qualunque Dio possa esistere
Per la mia anima indomabile.
Nella stretta morsa delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina, ma non si china.
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l'orrore dell'ombra
Eppure, la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta
Quanto piena di castighi la vita
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il CAPITANO DELLA MIA ANIMA."
A MODO MIO
BIANCO O NERO
Il pensiero mi dondola
sulla curva di un enorme
punto interrogativo.
D’istinto inghiotto
l’ombra dell’Amleto
con tutta la sua intelligenza
e la finta pazzia.
Mentre mastico il suo genio
ne mimo la caricatura
essere o non essere..
il dubbio assale
scuote e morde
la grande palla dell’esistenza
in cerca di risposte.
Avanti indietro
inizio fine
e poi?
Nulla rimane fermo
tutto si evolve e si trasforma
tutto si evolve e si trasforma
e infine torna ad essere ciò che era...
…punto di partenza
…punto di partenza
PICCOLA STORIA... GRANDE LEZIONE
Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne...
All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò : "AAAhhhhhh!!!"
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :
"AAAhhhhhh!!!"
Con curiosità, egli chiese: "Chi sei tu?"
E ricevette la risposta: "Chi sei tu?"
Dopo il ragazzino urlò: "Io ti sento! Chi sei?"
E la voce rispose: "Io ti sento! Chi sei?"
Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"
E ricevette la risposta: "Codardo!"
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: "Papà, che succede?"
Il padre gli sorrise e rispose:"Figlio mio, ora stai attento:"
E dopo l'uomo gridò: "Tu sei un campione!"
La voce rispose: "Tu sei un campione!"
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: "La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore;
Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,
è lo specchio di noi stessi.
All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò : "AAAhhhhhh!!!"
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :
"AAAhhhhhh!!!"
Con curiosità, egli chiese: "Chi sei tu?"
E ricevette la risposta: "Chi sei tu?"
Dopo il ragazzino urlò: "Io ti sento! Chi sei?"
E la voce rispose: "Io ti sento! Chi sei?"
Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"
E ricevette la risposta: "Codardo!"
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: "Papà, che succede?"
Il padre gli sorrise e rispose:"Figlio mio, ora stai attento:"
E dopo l'uomo gridò: "Tu sei un campione!"
La voce rispose: "Tu sei un campione!"
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: "La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore;
Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,
è lo specchio di noi stessi.
Per anni ho aspettato "l’inizio" ma con stupore un giorno mi si presentò la "fine". Pensai ad uno sbaglio "io non ho ancora iniziato! Sto aspettando ancora!" dissi.
Ma improvvisamente HO CAPITO; l’ inizio non lo si aspetta, l’ inizio lo si crea decidendo il momento. Sono io l’inizio, decido io l’ inizio; l’ inizio di un viaggio, di una storia, di un’ amicizia, di un sogno, ecc.
E se il vero piacere fosse già adesso? Sì, prima che tutto cominci, quando l’atmosfera si carica di promesse e la tua testa di storie da vivere, quando nulla ti può deludere, perché tutto può ancora succedere e tu pregusti un incontro, uno sguardo, l’idea di un finale diverso. In fondo, non è forse vero che l’attesa del piacere è in se stessa il piacere?»
Quante stupide motivazioni ho trovato per rimandare; "non ho tempo", "non è il momento giusto", "sono senza forze", "come faccio", "non sono capace", ecc… ora mi rendo conto che erano solo scuse; scuse per mascherare una paura, un disagio, una mancanza di coraggio… scuse per non affrontare la vita che intanto scorre via come acqua fra le dita.
Quante stupide motivazioni ho trovato per rimandare; "non ho tempo", "non è il momento giusto", "sono senza forze", "come faccio", "non sono capace", ecc… ora mi rendo conto che erano solo scuse; scuse per mascherare una paura, un disagio, una mancanza di coraggio… scuse per non affrontare la vita che intanto scorre via come acqua fra le dita.
CARPE DIEM
Dicono che le cose impossibili non potranno mai accadere… dicono..!!!
Io credo che l’ impossibile non è un dato di fatto… si può parlare di improbabilità, non di impossibilità...
La maggior parte di noi affronta la vita con determinate aspettative, o se le crea strada facendo. Ci aspettiamo prima di tutto la salute, poi riteniamo perfettamente normale aspettarci di essere amati dalle persone che amiamo, ci aspettiamo poi di incontrare l’amore con la A maiuscola, inoltre noi stessi desideriamo essere eccezionali, unici, intelligentissimi, originali, ricchi, colti, eccetera.
Forse stiamo un poco esagerando è vero, ma siamo sinceri, non siamo poi così lontani dalla verità sulle nostre elevatissime aspettative sulla vita.
Questi (od altri) livelli di aspettative vengono però il più delle volte pesantemente disattesi; a volte possiamo serenamente accettarlo nel nostro intimo, e allora i danni sono minimi, ma altre volte non ce la facciamo, si rompe qualcosa al nostro interno e diciamo "no, questo no". Possono essere cose gravissime come la scomparsa di persone vicine, la morte di un figlio, gravi infermità, cose cioè che non rientrano in quanto noi siamo normalmente disposti ad accettare nel nostro inconscio. Oppure possono essere situazioni apparentemente più leggere, come una delusione amorosa, un tradimento di un amico, qualcosa che però alla persona che lo subisce appare insopportabile.
Questo è un aspetto interessante, da tenere ben presente: situazioni diverse, eventi di gravità molto diversi, possono produrre gli stessi effetti mentali, mentre eventi simili non sempre causano uguali reazioni e danni.
Ciò è dovuto al differente livello di aspettative che le persone hanno nei confronti della vita.
La caduta delle aspettative che, consciamente o inconsciamente, abbiamo circa la nostra vita, ha a che fare con il nostro concetto di sopravvivenza. Nel caso in cui l’evento sia fisicamente perturbativo, tutte le menti, tendenzialmente reagiscono in modo simile: è oggettivamente il rischio di sopravvivenza fisica che è in gioco. Quando invece l’evento è completamente nella sfera mentale, è soggettivamente coinvolta l’idea della qualità della sopravvivenza. Questa soggettività investe l’idea stessa di come deve esser la vita della persona.
Ciò che ci aspettiamo di realizzare è in realtà ciò che ha potere su di noi.
Nella misura in cui desideriamo avere certe cose, raggiungere certi risultati, diventare ciò che sogniamo di diventare (ricchi, laureati, dirigenti, belli, ammirati, sposati, amati, eccetera) siamo in potere di questi desideri, fino a quando non siano stati soddisfatti o fino a quando non si cessi di desiderarli.
Probabilmente alcuni, si sentiranno colpiti da queste considerazioni: "come, dovrei rinunciare a desiderare quella posizione professionale, quella persona, quell’auto, quel denaro? Ma non riuscirei più a vivere! Che senso ha la vita senza un obiettivo? Che gusto ci sarebbe?"
In realtà le cose stanno proprio così: l’idea di non riuscire a vivere senza impellenti desideri è appunto un’idea, nulla di più che un’idea?
Forse stiamo un poco esagerando è vero, ma siamo sinceri, non siamo poi così lontani dalla verità sulle nostre elevatissime aspettative sulla vita.
Questi (od altri) livelli di aspettative vengono però il più delle volte pesantemente disattesi; a volte possiamo serenamente accettarlo nel nostro intimo, e allora i danni sono minimi, ma altre volte non ce la facciamo, si rompe qualcosa al nostro interno e diciamo "no, questo no". Possono essere cose gravissime come la scomparsa di persone vicine, la morte di un figlio, gravi infermità, cose cioè che non rientrano in quanto noi siamo normalmente disposti ad accettare nel nostro inconscio. Oppure possono essere situazioni apparentemente più leggere, come una delusione amorosa, un tradimento di un amico, qualcosa che però alla persona che lo subisce appare insopportabile.
Questo è un aspetto interessante, da tenere ben presente: situazioni diverse, eventi di gravità molto diversi, possono produrre gli stessi effetti mentali, mentre eventi simili non sempre causano uguali reazioni e danni.
Ciò è dovuto al differente livello di aspettative che le persone hanno nei confronti della vita.
La caduta delle aspettative che, consciamente o inconsciamente, abbiamo circa la nostra vita, ha a che fare con il nostro concetto di sopravvivenza. Nel caso in cui l’evento sia fisicamente perturbativo, tutte le menti, tendenzialmente reagiscono in modo simile: è oggettivamente il rischio di sopravvivenza fisica che è in gioco. Quando invece l’evento è completamente nella sfera mentale, è soggettivamente coinvolta l’idea della qualità della sopravvivenza. Questa soggettività investe l’idea stessa di come deve esser la vita della persona.
Ciò che ci aspettiamo di realizzare è in realtà ciò che ha potere su di noi.
Nella misura in cui desideriamo avere certe cose, raggiungere certi risultati, diventare ciò che sogniamo di diventare (ricchi, laureati, dirigenti, belli, ammirati, sposati, amati, eccetera) siamo in potere di questi desideri, fino a quando non siano stati soddisfatti o fino a quando non si cessi di desiderarli.
Probabilmente alcuni, si sentiranno colpiti da queste considerazioni: "come, dovrei rinunciare a desiderare quella posizione professionale, quella persona, quell’auto, quel denaro? Ma non riuscirei più a vivere! Che senso ha la vita senza un obiettivo? Che gusto ci sarebbe?"
In realtà le cose stanno proprio così: l’idea di non riuscire a vivere senza impellenti desideri è appunto un’idea, nulla di più che un’idea?
Abbiamo tutti una vita interiore. Tutti sentiamo di far parte del mondo e nello stesso tempo di esserne esiliati. Bruciamo tutti nel fuoco delle nostre esistenze. Abbiamo bisogno delle parole per esprimere ciò che abbiamo dentro.
La volontà dell’uomo è il grande generatore di energia. Con la volontà e il giusto atteggiamento è possibile attingere rapidamente all’infinita riserva della forza interiore.
Svegliarsi, uscire, parlare, ridere, amare, fare, disfare, urlare, cantare, ballare e poi dormire.
E poi ricominciare.
Un infinito concatenarsi di sensazioni, forse inutile, ma inevitabile.
Un'indoratura della pillola?
Forse... ma non ci sono alternative.
L'unica cosa che conta è il nostro sorriso.
E poi... una spalla su cui piangere, una risata al momento giusto, trovare un senso alle cose senza sfogliare manuali di filosofia...
E se non puoi la vita che desideri cerca
almeno questo per quanto sta in te:
non sciuparla nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.
Non sciuparla portandola in giro in balia
del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti
fino a farne una stucchevole estranea.
fino a farne una stucchevole estranea.
Constantinos Kafavis.
e l'ho fatto a modo mio...
perche cos'è un uomo...
che cosa possiede...
se non possiede se stesso...
OH VITA MIA DA QUANDO TI ASCOLTO... TU NON HAI SMESSO UN MOMENTO DI FARMI COMPAGNIA...
VITA MIA... RIESCI AD AMARMI IN UN MODO CHE NON SO SPIGARE AL MIO CUORE...
DIREI... CHE TU MI AMI SENZA DARE FASTIDIO... E COSI'... VITA MIA...
IO MI DONDOLO DOLCEMENTE TRA LE TUE LARGHE ALI... CHE NON SMETTONO MAI DI VOLARE...
IO SONO TE... TU SEI LA MIA VITA...
L'UNICA VITA CHE HO...
E COME PROMESSO E TU LO SAI VITA MIA...
OGNI PROMESSA E' DEBITO...
IO NON SMETTERÒ MAI DI VIVERE IN TE E PER TE
COME REGALO FATTO DA UNA DONNA AD UN'ALTRA DONNA... CERTA E SICURA CHE QUEL DONO NON SAREBBE MAI STATO SPRECATO... (vivi nell' unica maniera che tu sai... con il cuore... perché tu sei... nata per questo).
IO SONO TE... TU SEI LA MIA VITA...
L'UNICA VITA CHE HO...
E COME PROMESSO E TU LO SAI VITA MIA...
OGNI PROMESSA E' DEBITO...
IO NON SMETTERÒ MAI DI VIVERE IN TE E PER TE
COME REGALO FATTO DA UNA DONNA AD UN'ALTRA DONNA... CERTA E SICURA CHE QUEL DONO NON SAREBBE MAI STATO SPRECATO... (vivi nell' unica maniera che tu sai... con il cuore... perché tu sei... nata per questo).
UN BACIO AL CIELO...
INVICTUS
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all'altro
Ringrazio qualunque Dio possa esistere
Per la mia anima indomabile.
Nella stretta morsa delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato
Sotto i colpi avversi della sorte
Il mio capo sanguina, ma non si china.
Oltre questo luogo di rabbia e lacrime
Incombe solo l'orrore dell'ombra
Eppure, la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta
Quanto piena di castighi la vita
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il CAPITANO DELLA MIA ANIMA."
Io sono il padrone del mio destino.
ΑπάντησηΔιαγραφήIo sono il CAPITANO DELLA MIA ANIMA.
Ακόμη μία υπέροχη και εξαιρετικά εύστοχη δουλειά Βάνια.
THANK YOU MY FRIEND YOU ARE TOO GOOD...
ΑπάντησηΔιαγραφήbut i acknowledge my emotions too much and humbly ..
i sincerely apologize for the things...
i have yet to learn to be able to afford ....a days to write really.
Ότι θέλεις από τη Ζωή πρέπει να της το προσφέρεις. Δίκαιο.
ΑπάντησηΔιαγραφήΤο "αδύνατο" δεν υπάρχει. Όλα μπορούν να συμβούν. Αλήθεια.
Στη δική μου ζωή το "αδύνατο" συνέβη. Το πίστευα, το περίμενα.
Vania, I enjoyed every single word. So true, so beautiful work.
The impossible we create it with the mind .... nothing is impossible for the heart ..... all you need is unite heart and mind ....
ΑπάντησηΔιαγραφήANASTASSIA TU SEI CUORE!
GRAZIE DAL PROFONDO DEL MIO DI CUORE